martedì 16 dicembre 2008

Lettera aperta al Ministro

Ministro MIUR On.le Maria Stella GELMINI

Sottosegretario MIUR On.le Giuseppe PIZZA
Palazzo Chigi - Piazza Colonna, 370
00187 ROMA

MIUR - DIPARTIMENTO PER L'ISTRUZIONE
Direzione Generale per gli Ordinamenti del Sistema Nazionale di Istruzione e per l'Autonomia Scolastica

c.a. Direttore Generale Dott. Mario Giacomo DUTTO
Dirigente Ufficio II Dott. Antonio LOBELLO
Viale Trastevere, 76/A
00153 ROMA

Presidente VII COMMISSIONE Camera Deputati
On.le Dott.ssa Valentina APREA
Palazzo di Montecitorio - Piazza di Montecitorio,1
00100 ROMA

USR LOMBARDIA
Direttore generale Dott.ssa Anna Maria DOMINICI
Via Ripamonti, 89 20141 MILANO

Gentile Ministro
Presa visione della legge 169/08, vorremmo evidenziarle, in qualità di genitori e insegnanti delle scuole di Rozzano, la profonda preoccupazione per le conseguenze derivanti dai provvedimenti adottati in materia di riforma scolastica.

Nelle scuole che conosciamola popolazione scolastica è aumentata considerevolmente nell’arco di pochi anni.

Abbiamo quindi toccato con mano tutti i disagi derivanti dalla necessità di coniugare risorse insufficienti, domanda di tempo scuola delle famiglie, qualità della didattica.

Ci preoccupa, in particolare, l’idea che un’istituzione strategica per il futuro del paese com’è la Scuola Pubblica, possa essere rimodellata in poche settimane partendo esclusivamente da ragioni di tipo finanziario, senza alcun dibattito pubblico né approfondimento con il mondo della scuola (in Francia, ad esempio, il dibattito sulla riforma scolastica ha coinvolto due milioni di persone).

Solo per citare le principali ripercussioni dei provvedimenti in esame :

- Con il maestro unico si rischia di cancellare l’esperienza ventennale dei team docenti che, come ha certificato l’OCSE, ha portato la nostra scuola dell’infanzia e primaria ai vertici delle classifiche internazionali
- Con 24 ore settimanali, scuole dell’infanzia e scuola primaria copriranno a malapena il mattino. In un territorio come il nostro dove la domanda delle famiglie è orientata quasi esclusivamente sul tempo pieno chi garantirà la copertura pomeridiana ? Non sarà più scuola ma dopo-scuola ? Non sarà più in carico allo Stato ma affidato agli enti locali e cooperative ? Non sarà più gratuito ma graverà sul bilancio delle famiglie ?
- Con un unico docente sarà praticamente impossibile organizzare attività di compresenza per gestire piccoli gruppi, lavorare sul potenziamento, il recupero e l’integrazione. Né organizzare attività esterne, visite, gite che, per ovvie ragioni di sicurezza, richiedono che la classe non sia affidata ad un solo docente
- La soppressione degli 11.200 specialisti di inglese alle elementari è in contraddizione con l’esigenza più volte espressa di potenziare l’apprendimento delle lingue straniere.
- Il taglio di 87.400 cattedre di insegnanti in tre anni, oltre alle pesanti conseguenze sulle migliaia di precari che sino ad oggi hanno garantito il funzionamento delle scuole, svuoterà di fatto la possibilità di garantire e aumentare il tempo pieno, per altro mai citato all’interno della nuova legge.
- Il taglio di 44.500 posti di personale amministrativo rischia di paralizzare scuole già in forte difficoltà a gestire, sotto organico, funzioni ausiliarie in continua espansione.

Il tutto in classi che, sempre in ottica di risparmio economico, vedranno lievitare il numero massimo di alunni a 29 nella scuola dell’infanzia e 30 nei rimanenti ordini scolastici.

La scuola del maestro unico era una scuola calata in un contesto molto diverso dall’attuale. La scuola di oggi deve e vuole fare i conti con l’integrazione degli alunni stranieri e dei bambini diversamente abili. Con il bullismo e il disagio sociale. Con l’insegnamento di inglese, musica, informatica, educazione motoria, stradale, ambientale. Con una domanda delle famiglie che non può prescindere dall’offerta del tempo pieno su scuola dell’infanzia ed elementare. Con la nostra volontà di garantire una scuola di qualità per tutti.
Lo si può fare anche in modo diverso e migliore dell’attuale.
Difficilmente lo si potrà fare con meno ore, meno personale, meno risorse e più alunni per classe.

Rozzano, dicembre 2008 I genitori e gli insegnanti firmatari

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